La storia del fumetto

10.11.2017

                               YELLOW KID

Comunemente si è soliti far risalire la nascita del fumetto al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1895 sul supplemento domenicale del New York World. Tuttavia già prima della comparsa del personaggio erano apparsi, su numerose riviste di varie nazionalità, altri racconti che avevano molte, o tutte, le caratteristiche tipiche del linguaggio fumettistico.

                              LITTLE NEMO

Il personaggio esordisce il 15 ottobre 1905 sull'inserto domenicale del quotidiano "New York Herald" di James Gordon Bennett Jr. Il fumetto è pubblicato in tavole dalla struttura mutevole ma con un concetto di base costante: in tutte le vignette della tavola assistiamo ai sogni di Nemo mentre nell'ultima assistiamo al suo risveglio di Nemo quasi sempre nella sua camera da letto in pigiama.  Le tavole sono realizzate interamente dal suo creatore, Winsor McCay, che concluderà la collaborazione nel 1911 con la tavola del 23 luglio per passare al "New York American" dove le tavole riprendono la pubblicazione dopo una breve pausa intitolando la nuova serie come "In the Land of Wonderful Dreams" e pubblicandola fino al 1914. Dopo una lunga interruzione, McCay realizza le ultime tavole di Nemo nel periodo 1924-1927 pubblicandole sul "New York Herald-Tribune". L'autore pone, nel disegnare i particolari di ogni vignetta, una cura quasi maniacale, riscontrabile anche nella scelta dei colori delle tavole di Little Nemo in Slumberland, che presentano grande vivacità e bellezza. Un simile lavoro certosino si può osservare anche nella già citata serie a fumetti, A Tales of the Jungle Imps o nei cartoon di Mccay come Winsor McCay, the Famous Cartoonist of the N.Y. Herald and His Moving Comics. 

                              MAX E MORITZ

Max e Moritz (in tedesco: Max und Moritz) è una storia per ragazzi, scritta in versi e illustrata dall'umorista tedesco Wilhelm Busch. L'opera, che fu pubblicata il 4 aprile 1865, ha per sottotitolo "Una storia di bambini in sette scherzi" (Eine Bubengeschichte in sieben Streichen) ed è considerata antesignana dei moderni fumetti.
La storia è suddivisa in sette episodi, più un prologo ed un epilogo, e narra delle malefatte di due bambini,
Max e Moritz
appunto, che ordiscono crudeli scherzi a danno di innocenti personaggi, senza ritegno e senza apparente rimorso. Ma alla fine - sottolinea l'autore - il male non è uno scopo di vita, ed infatti alla fine della storia i due monelli rimangono vittime della loro stessa cattiveria: colti in flagrante dalla vittima predestinata, vengono rinchiusi in un sacco e portati dal mugnaio, dove vengono macinati e infine dati in pasto alle oche.

La storia di Busch è scritta in versi dalla rima baciata ed è decisamente permeata di humour nero. Le grottesche illustrazioni, opera dell'autore stesso, hanno contribuito non poco al successo dell'opera che ancor oggi viene apprezzata, nei paesi di lingua tedesca, come libro educativo per l'infanzia.


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